CAMAIORE. “Nei giorni scorsi, subito dopo il mio insediamento, si è presentato un caso di non semplice risoluzione che è stato immediatamente preso in mano dall’amministrazione, grazie al lavoro del neoassessore al sociale Sandra Galeotti”: così esordisce il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto sul caso del clochard che si aggirava tra le vie del Secco a Lido di Camaiore, segnalato anche da VersiliaToday.

Sulla relazione redatta dalla responsabile dell’U.O. Servizi Sociali del Comune di Camaiore e dall’assistente sociale Patrizia Simi, che hanno seguito il caso con dedizione e ben oltre il loro orario lavorativo, si legge: “I cittadini della zona del Secco hanno in poche ore ripetutamente segnalato al 118 la presenza di un signore straniero, che nel momento del nostro intervento appariva in pessime condizioni igienico-sanitarie, in uno stato di grave disorientamento e non predisposto a rapportarsi con gli operatori con un dialogo, anche a causa della sua apparente non conoscenza dell’italiano.

“Dal ricovero presso la Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Versilia è inoltre emerso che le condizioni di salute dell’uomo erano precarie. Il giorno 31 maggio i dirigenti dell’Asl 12 ci comunicano che il soggetto sarebbe stato dimesso il 2 giugno, una volta concluso il trattamento sanitario ritenuto opportuno per l’uomo.

“Il reperimento di un’idonea sistemazione alloggiativa per il clochard non è stato assolutamente semplice, ma nonostante ciò abbiamo trovato una RSA disposta ad ospitarlo e assisterlo temporaneamente”

Il sindaco Del Dotto aggiunge: “Devo sottolineare l’estremo impegno e dedizione sia di Sandra che della responsabile Grazia Dini, nonché dell’assistente sociale Patrizia Simi: sia il 1° giugno, festa patronale di Camaiore, sia il giorno successivo, Festa della Repubblica, erano all’opera con me per risolvere la situazione.

“Questo episodio ci testimonia come i casi di confine tra il settore sociale e quello sanitario non siano di facile risoluzione. Sotto questo aspetto mi attendo un ruolo strategico e collaborativo dalla Società della Salute, che era stata creata oltretutto per far fronte a casi come questi, ancorché fortunatamente rari.

“Peraltro, vorrei sottolineare come i servizi di accoglienza dei senzatetto trovi ad oggi pochi punti di riferimento: in questo senso vorrei ringraziare anche la Misericordia di Viareggio che ha messo a disposizione un posto nei propri dormitori per ospitare la persona una volta conclusa la sua permanenza presso la struttura in cui si trova attualmente.”

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